venerdì 30 gennaio 2015

LA LOTTERIa DELLa VITa

LA LOTTERIa DELLa VITa


La vita e' un po' come una lotteria,
c'è la mano che pesca dall'alto
 e chissà chi prende...


ci sono numeri sgualciti e consumati
 che non ne possono più di girare a vuoto
 ma son lasciati li'....












invece quelli che hanno ancora energia
 vengono strappati via dal gioco



oppure altri vengono sfiorati e si fermano proprio sull'orlo
 senza sapere il loro esito...

Buffa come cosa...


 Per cui..enjoy the game!!












da un' immagine mentale di alessia simonetti 
lo sapevo che c'era una poetessa in te ....;) 







ora"SCRIPTa & IMAGo MANENT"
IV libro VII settima  


da "UT SIA POETRY"
VII libro  III settima  

INCONTRo AL PRIGIONe "nota dell'autore"


INCONTRo AL PRIGIONe
"nota dell'autore"

Sono massimo ,
in molti amano chiamarmi mata
non ci vuole certo un genio
nel capire da dove nasce questo marchio di fabbrica
matacheeeè!? …matarozzo ?? ma che è un soprannome??
sono nato nel 70 a Firenze,
tutt’ora ho la fortuna di vivere nella città del giglio.
Sono un operaio con una grande passione per le persone
Questa mia osservazione minuziosa mi ha portato a cercare un modo
per esprimere croce e delizia di un intricato puzzle; la personalità.
Per questo mi diletto continuamente a trovare parole che possano
rendere omaggio a questo mondo che vibra all’interno di ognuno di noi.
Ho preso in prestito la splendida immagine dell’ opera di michelangelo
chiamata appunto “il prigione” perché ne è la perfetta “forma calzante”
e perché nessuna parola può esprimere meglio il concetto dell’immagine stessa
che vi invito a riosservare attentamente 

 
Non ho mai accettato che possa essere tutto qui,
e questo è per me un modo per cercare quel qualcosa in
più che un mio sentire aspira a far suo.
Nel 2006 ho pubblicato un libro intitolato “ perle sul fondo”
Io non ho mai letto, studiavo poco,
e mi ci sono voluti sette anni per un 36
qualcuno scherzosamente mi rincuorò dicendo
anche per il tibet c'è n'è voluti così”
non ho mai rinunciato a quella ricerca
di quel che è celato per riuscire a capire
da dove vengo, dove sono e dove sto andando
questo è un potere e un volere
che mi porta giorno per giorno a sentire
un po’ di più il contatto con me stesso,
e quando quel bagliore diventa più visivo
apre uno spazio al gusto che più apprezzo...
quello del condiviso


massimo



un’avvertenza: le minuscole ai nomi propri di persona non
sono né dimenticanze né sintomi di poco rispetto…
semplicemente penso che quando si dà importanza ad un insieme,
inevitabilmente bisogna cominciare un po’ a toglierla
al singolo…ed io ho voluto cominciare dai nomi

m.m



LABORATORIo SULL' USo DELLa VOCe


LABORATORIO SULL’USO DELLA VOCE

Penso che un gruppo come il nostro abbia margini ampissimi di sperimentazione per ciò vi propongo di partecipare attivamente a questa creazione.
Alla voce “voce“, il dizionario ci spiega che è ciò che esce dalla bocca dell’uomo quando parla o canta, prodotta a livello della laringe e dovuta alla contrazione e vibrazione delle corde vocali.
Esistono diverse classificazioni della voce, che può essere: forte, sonora, piena, robusta, debole, fioca, limpida, chiara, squillante, roca, stridula, gutturale, nasale velata.
Nel canto è più semplice, se sei donna sarai contralto, mezzo soprano o soprano. Se sei maschio sarai basso, baritono o tenore.
Ma la voce può anche essere di petto, di gola di testa, artificiosa, raschiata… ciò è dovuto al fatto che la voce possiede caratteristiche varabili per estensione, intensità, altezza e timbro.
Capite quante variabili concorrono alla creazione di ogni suono generato dalla nostra bocca?
Alcuni aspetti sono pilotabili da noi stessi, altri meno.
Il timbro per esempio ci rende unici, non esiste una voce identica alla nostra ma possiamo modularla per intensità, volume, ritmo e colore.
Questi aspetti si, dipendono da noi.
L’importante (anzitutto) è che la moduliamo! Niente è peggio di una voce monocorde in qualsiasi tipo di comunicazione inducente un eccellente effetto soporifero.
Ma partiamo con ciò che faremo per andare ad intraprendere questo viaggio alla scoperta della natura, della potenzialità, e della qualità occultata nelle nostre timide voci
La primissima cosa da considerare e che si accomuna a tutti gli esseri umani è che abbiamo desiderio e bisogno di far parte del “coro” , che la nostra vita viene abilmente costruita sulla continua ricerca di questo aspetto, di cui però abbiamo terribilmente paura
senza prodigarsi su futili congetture razionali sui motivi di tutto ciò,(che tanto è una battaglia persa in partenza), propongo invece di usare la meditazione e l’immedesimazione in una situazione che dovrebbe far affiorare ciò che è possibile percepire di questo rifiutante atteggiamento.

In più ogni tanto, quando ve lo indicherò faremo un’ analisi dell’ ascolto critico di ogni voce parlata e piccola estrapolazione delle caratteristiche riguardanti la personalità correlata all’ utilizzo di quest’ ultima

Bene sia dato il via alle danze…anzi ai cori!

meditazione sullo scherzo di un amico che in un locale vi presenta a vostra insaputa al pubblico dicendo che la vostra è una di quelle voci che non si può dimenticare e primo ascolto delle energie che affiorano e si oppongono alla realizzazione che potremmo in prima analisi definire paure. Terminata la meditazione scrivere cosa è stato possibile percepire


intonazione mantra collettivo con variabile presenza e ampiezza voce
(cercate di intonarvi sulle voci rimaste) variando di volta in volta l’ ampiezza della vostra

si inizia con un mantra di gruppo dopodichè quando sentirete toccarvi sulla spalla interromperete la vocalizzazione, scemeremo cercando in modo graduale ad arrivare alla singola voce di ognuno. Terminato l’esercizio scrivere in breve cosa è stato possibile percepire

la scrittura post esercizio è importante in quanto le energie bloccate sono potentemente occultate e si sottraggono in ogni modo all’ acquisizione individuale di una consapevolezza, per questo il lavoro di gruppo diviene fondamentale in certi ambiti e in certi ambienti.

Portiamo a termine il laboratorio con quest’ ultimo esercizio.
consiste nel far cantare “QUEL MAZZOLIN DI FIORI” a tutti impostando i tempi e le ampiezze della voce di ognuno per poi finire con un bel coro collettivo…
CHE VIEN DALLA MONTAGNA”

Non vi preoccupate se non capite qualcosa è solo uno schema per addentrarsi nel laboratorio ottimizzando i tempi di esecuzione
Quindi raga,

Fuori la voce, se volete comunicare e conoscervi bene !




laboratorio proposto nel 2009 
gruppo arte & cultura ATMAN
 

ETNIe VIBRANTi

ETNIe VIBRANTi

Vi sono vibrazioni che ad un tratto riconosci
non sai perchè, non sai da dove
ma chiunque, apparte colui che con la mente
nega anche l'evidente
può far suo questo "evento"

per noi che supponiamo in vite del passato
e amiamo fabi, silvestri, gazze e battiato
una ricerca della vibrazione
diviene riconoscimento, appagamento e percezione


"l'etnia vibrante è un modo bellissimo per reiterare 
quello che dentro di te,  instancabilmente,  ti viene a cercare" 



ETNIe VIBRANTi

progetto nato nel 2011 da Massimo Matarozzo e Fabio Cappelli che uniscono le loro inclinazioni artistiche riuscendo a creare un nuovo mondo dove parola e suono si sposano perfettamente ed etnicamente.
















in un secondo tempo al duo etnico si è aggiunta l'eclettica Sara Bini poetessa, cantante, violinista che dire di altro ...
userò la poesia
Sara   "un talento al servizio della natura"

ora immersa nei suoi mille progetti ai quali auguriamo con linguaggio startrekkiano

lunga vita & prosperità !


 ad oggi,  dopo un periodo di riposo e ritempro corpo e mente
 ETNIe ritorna e annuncia un 2015 very poetico

il proposito è, come sempre quello di creare un "modo"per consegnare alla poesia uno spazio affinché possa essere riascoltata e apprezzata ma anche più semplicemente di fare musica, divertirsi e conoscersi .

vi aspettiamo ai concerti....

mata & jim e .................








la rana  ;)


giovedì 29 gennaio 2015

TABi BUJUa


TABi BUJUa

Dottore, tu credi di curare
credi che la medicina risolva,
credi che studio e teorie siano
un clichè estendibile alla massa.

Probabilmente hai perso un pezzo!
fai un passo indietro,
torna alla pura e semplice definizione………

CURA : l’attenzione che viene prestata ad un paziente.

E qui vi si alternano parole come:
premura, pazienza, ascolto, dedizione, sostegno,
ma soprattutto presenza.

E dove sono andate queste premure?
dove sono state seppellite certe attenzioni?

Le trovate forse in un certificato dettato per telefono,
quando riesci dopo snervanti tentativi a beccarlo, e ti liquida
con 4 marche di antibiotici che ti stendono a letto demolendo la Vita che sta cercando di entrare in contatto con te?

Forse guarisci, ma a che prezzo te lo sei mai chiesto?

Ma come sempre mi voglio sbilanciare !

Sono i malati che curano, non i dottori.
è grazie a loro, e alla loro sofferenza che la Vita trova rimedio,
se di questo poi si tratta.
È grazie alla loro “esperienza” che si crea una opportunità in più
di vedere e svelare parte di Vita non conosciuta ed espressa attraverso la patologia.

Quante ricette e terapie al vento,
tante volte basterebbe solamente un panno in fronte
ed un po’ di compagnia! 





P.S se vi siete chiesti il perché del titolo
Guardatevi ISTINCT “ istinto primordiale”
Con Anthony hoptinks (non mi ricordo mai come stanno le lettere)


E troverete la risposta…………
Vi auguro una buona e attenta visione.

da "PERLe SUL FONDo" 
I libro I settima 

ora "SCRIPTa & IMAGo MANENT"
IV libro VII settima

SEMPLICEMENTe DANIELe


SEMPLICEMENTe DANIELe



20 06 08





Che bello essere trasportati

nelle Atmosfere di un artista vero



colui che esprime attraverso la sua naturalezza

una gravità silenziosa di un’ anima che invita…

senza chiedere, senza inneggiare,

senza eccedere, senza strafare …



semplicemente attrarre …

semplicemente diffondere una nota …

semplicemente essere daniele








Correre nel traffico

Mettersi un soprabito

Respirare microbi

Perdersi nei vicoli

Inciampare negli ostacoli

Affidarsi a degli oroscopi

Arrabbiarsi con le nuvole

Evitare le pozzanghere



semplice è colui che non ha mai

rinunciato a nulla neanche quando

Proferiva il suo no secco

ma sornione…





Il nostro daniele sembra essere

Uno di quello stampo…

Uno di quelli che concludono così..



grazie per averci regalato in questa serata

un prezioso pezzo della vostra vita …



a te, piccolo uomo intero

che hai colorato e sostenuto

momenti difficili del mio vissuto





12 09 2011



Nuova la serata, ma sempre quella vecchia e autentica sensazione

che forse nel tempo si è anche amplificata…


da "LA REALTà DI OGNUNo"
V libro I settima

ora "SCRIPTa & IMAGo MANENT"
IV libro VII settima

domenica 25 gennaio 2015

LACRIMa CHE SORRIDe


LACRIMa CHe SORRIDe

Quanto vorrei tenerti un po’
fra le mie braccia





quanto vorrei creare qualcosa
per non vederti soffrire



ma non c’è niente che io possa fare


se non lasciarti vivere
il peso del superare


che io possa vedere
in quell’esperienza

un tocco d’amore
che riempie l’esistenza

che io possa sciogliere

il          mio dolore



con la lacrima che sorride
negli occhi del cuore



da: "INCONTRO AL PRIGIONE"
libro acquistabile su :


ora"SCRIPTa & AMIGo MANENT
V libro VII settima  
ora"SRIPTa & IMAGo MANENT
IV libro VII settima

 

Anonimo ha detto...
con le tue parole fai rallentare i pensieri e soffermare a PENSARE
e fai affiorare sorrisi.........

LACRIMa CHe SORRIDe


  

giovedì 9 agosto 2007

LACRIMa CHe SORRIDe

LACRIMa CHe SORRIDe

Quanto vorrei tenerti un po’
fra le mie braccia

quanto vorrei creare qualcosa
per non vederti soffrire

ma non c’è niente
che io possa fare

se non lasciarti vivere
il peso del superare

che io possa vedere
in quell’esperienza
un tocco d’amore
che riempie l’esistenza
che io possa sciogliere
il          mio dolore

con la lacrima che sorride
negli occhi del cuore



da: "INCONTRO AL PRIGIONE"
libro acquistabile su :


ora"SCRIPTa & AMIGo MANENT
V libro VII settima 

2 commenti:

 
Anonimo ha detto...
con le tue parole fai rallentare i pensieri e soffermare a PENSARE
e fai affiorare sorrisi.........